La gastrite è un’infiammazione acuta o cronica della parete interna (mucosa) dello stomaco.
Può essere localizzata in un’area ristretta oppure interessare tutto lo stomaco.
Spesso i sintomi si presentano sotto forma di attacchi acuti, ma è assai frequente che evolvano in un disturbo cronico.
Gastrite acuta: sintomi
I sintomi più comuni della gastrite acuta sono rappresentati da:
- fastidio
- necessità di eruttazioni frequenti
- crampi o dolore
Spesso, il dolore è localizzato nella parte superiore sinistra dell’addome e in genere viene descritto come una sensazione di bruciore. A volte, il dolore avvertito allo stomaco può irradiarsi anche verso la schiena.
In genere i sintomi si acutizzano lontano dai pasti (dopo 1-5 ore) e possono essere e nei casi più severi, dal vomito che segue la nausea.
Sangue nel vomito o nelle feci, problema piuttosto diffuso nella popolazione più anziana, può indicare un’emorragia nello stomaco: in questo caso, si parla di gastrite emorragica, problema piuttosto serio che richiede un’immediata attenzione medica diarrea e febbre gonfiore addominale, con conseguenti rumori intestinali.
Questa patologia è dovuta a una carenza di vitamina B12, causata da n’insufficiente produzione da parte della mucosa gastrica del fattore intrinseco o antianemico, la sostanza necessaria al suo assorbimento.
Gastrite cronica: sintomi
La gastrite cronica può essere di tipo atrofico, per cui si evidenzia una riduzione dello spessore della parete gastrica, oppure di tipo ipertrofico, in cui certe zone della mucosa risultano ispessite.
Al contrario di quella acuta, la gastrite cronica è in genere silente: i sintomi più evidenti sembrano essere i disturbi della digestione. Talvolta possono presentarsi alcuni sintomi tipici dell’anemia, come debolezza e difficoltà della respirazione (dispnea).
Il reflusso gastrico
Il reflusso gastroesaofageo è, sostanzialmente, la risalita del contenuto acido nell'esofago, quel canale lungo 25-30 cm che collega la bocca con lo stomaco. Quando si mangia l'esofago, aiutato dalla forza di gravità e da una serie di movimenti ritmici, riesce a far progredire il cibo deglutito verso il basso. Il passaggio del bolo alimentare nello stomaco è regolato dallo sfintere esofageo inferiore, una speciale valvola muscolare che si apre per consentire il transito del cibo, l'eruttazione ed il vomito. Proprio questo sfintere richiudendosi impedisce la risalita verso l'alto dei succhi acidi presenti nello stomaco.
Il reflusso gastroesofageo si verifica quando l'omonimo sfintere si rilascia nel momento non opportuno consentendo il passaggio verso l'alto del contenuto gastrico (vedi figura). In virtù della sua acidità tale materiale va ad irritare la mucosa esofagea scatenando i sintomi tipici del disturbo.Tale condizione diventa patologica quando il reflusso si verifica troppo spesso o quando il contenuto gastrico è eccessivamente acido.
Le cause più comuni possono essere l’obesità, diabete mellito, condizioni di secrezione gastrica aumentata, gravidanza, fumo, alcol, ernia iatale (condizione congenita in cui la posizione dello hiatus esofageo, l’apertura dell’esofago nello stomaco, si trova in una posizione anomala che favorisce la risalita del contenuto gastrico).
Un ottimo aiuto con l'aloe vera...
L'Aloe Vera depura dalle tossine aiutando a tenere pulito, depurato e sano il fegato, i reni e il sistema linfatico. Non solo, l'Aloe Vera stimola e tiene equilibrato il sistema immunitario aumentando le difese dell'intero organismo. Aiuta il sistema osseo (ottima per l'artrite) e quello muscolare.
In fine, l'Aloe Vera ha un effetto cicatrizzante, riequilibra il Ph della flora gastrointestinale. Il succo puro di Aloe Vera è perciò utile in caso di disturbi gastrici come la gastrite e l'ulcera, colite e colon irritabile, emorroidi, ma anche reumatismi. Il succo puro di Aloe Vera è ricco di Vitamine e Aminoacidi.
Il potere antiinfiammatorio degli steroidi vegetali, lupeolo e sitosterolo con l'enzima bradichinasi assieme all'effetto gastroprotettore dell'acemannano contenuto nell'Aloe Vera protegge la mucosa gastrica, riducendo i fermenti e favorendo l'equilibrio della flora batterica, migliorando l'assorbimento delle sostanze nutritive e l'eliminazione dei rifiuti.
Consigli per l'uso:
Mezza tazzina da caffè prima dei pasti (almeno 2 volte al giorno)
1 probiotico a metà mattinata bevendo un bicchiere d'acqua